Come funziona?
Solcometro a barchetta
Per misurare la lunghezza dalla sagola filata, si facevano su questa dei nodi ogni 15,43 metri e si misuravano ad intervallo di tempo di 30 secondi tramite una clessidra. Poiché 15,43 metri in 30 secondi equivalgono a 1852 m/ora, ovvero un miglio per ora, il numero di nodi, che si contavano in 30 secondi, era equivalente al numero di miglia/ora della nave, da cui la misura della velocità in nodi (Knots).
Solcometro a pressione idraulica
La presa dinamica è realizzata con un tubo sporgente dallo scafo e collocato sotto la chiglia, con l'apertura rivolta dalla parte della prua. In questo tubo l'acqua sale per effetto della pressione dinamica, che è data da:
p,d=p,s+(1/2)*w*V^2
- p,s: pressione statica (legge Stevino).
- w: densità dell'acqua di mare.
- V: velocità della nave.
I valori di V vengono poi trasmessi elettricamente a speciali quadranti che indicano continuamente la velocità e il cammino della nave.
Solcometro digitale
Dal principio fisico che definisce la variazione di frequenza (∆f ) subita da un’onda a causa del moto
relativo dell’emittente o del ricevente o di entrambe, si risale alla determinazione della velocità della
nave. Due trasduttori sporgenti sotto la chiglia emettono dei segnali ultrasonori alla frequenza f,0. I segnali raggiungono il fondo e subiscono un primo effetto
Doppler perché esiste un moto relativo tra questo e la nave (sorgente).
I segnali vengono riflessi e ritornano ai trasduttori ove subiscono, sempre per il moto relativo, un
nuovo effetto Doppler. Complessivamente il segnale ricevuto ha subito un effetto Doppler (variazione
della frequenza) ∆f dato da:
∆f = 2*f,0*(V/u)
- u è la velocità delle onde ultrasonore in acqua di mare.
Misurato ∆f si ricava la velocità V
della nave, essendo le altre quantità note.
I solcometri di questo tipo possono essere impiegati solo quando si naviga in acque non molto
profonde (inferiori a 200 m), poiché necessitano della riflessione dell’onda da parte del fondo.
Nessun commento:
Posta un commento